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LAMICTAL INSOPPORTABILE. VITAMINA D O SERPLUS PER CURARE LA DEPRESSIONE? NESSUNO DEI DUE!, WWW.PIETROBISANTI.BLOGSPOT.IT

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Pietro Bisanti
view post Posted on 30/10/2015, 16:30




Buongiorno sig. Bisanti,
la contatto per congratularmi con lei per i suoi articoli, il suo blog che ho letto attentamente riguardo gli psicofarmaci e la psichiatria, condivido tutto.. Lei ha perfettamente ragione, le dico questo in virtù della mia esperienza personale..

E a tal proposito dato che io il lamictal che mi hanno dato come stabilizzatore dell’umore non lo sopporto più a causa degli effetti collaterali che mi sta causando, e lei mi sembra ben preparato sull’argomento, volevo chiederle un consiglio, cosa pensa della vitamina D portata a 80 ng/ml per curare la depressione, ormai è provato scientificamente che portata a quel dosaggio ematico ha un potente effetto antidepressivo e serotoninergico. Però gli psichiatri non lo dicono, perché non gli conviene, la vitamina D è mutuabile e non costa quasi niente..

Ho parlato con uno specialista di Trento, (non psichiatra) che la utilizza per curare questa presunta depressione, sempre che questa diagnosi esista davvero... e poi il mio medico di famiglia mi ha consigliato il Serplus un integratore, (alfalattoalbumina) che stimola la serotonina cerebrale attraverso il triptofano intestinale, cioè cura i sintomi attraverso l’intestino..
Lei cosa ne pensa, me li consiglia? Meglio la vitamina D o il Serplus (che ha un costo alto)..
la ringrazio, spero di ricevere un suo consiglio.
Distinti saluti,

Firmato Antonio

RISPOSTA

Buongiorno sig. Antonio,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.

Cerchiamo prima di tutto di capire alcuni concetti base.

Primo: tutte le cosiddette "patologie psichiatriche" altro non sono che veri e propri sintomi fisici, che possono avere una base psicologica/organica/ambientale o tutte e tre.
Le faccio un esempio...

Se sono intollerante al glutine (e chi più chi meno, tutti lo siamo, essendo i cereali un cibo designato da Madre Natura per i granivori e non per gli esseri umani), avrò grande possibilità di sviluppare anche sintomi evidenti nella sfera psichiatrica, che saranno esacerbati se già, magari, ho grossi problemi economici (e questo non vuole dire che se non li avessi, non svilupperei comunque problemi mentali legati al glutine).

Secondo: tutti gli effetti definiti "collaterali" sono e rimangono effetti a tutti gli effetti del farmaco, anche se non voluti.

Terzo: NON SI GUARISCE soffocando i sintomi, che questo venga fatto con un farmaco o con un integratore.

Alte dosi di vitamine non fanno altro che "dopare" il corpo, dando, come nei farmaci, una illusoria sensazione di benessere, pronta a crollare una volta interrotta la sostanza di turno.

E qui le pongo una domanda... Se non esistessero la vitamina D sintetica o il Serplus, lei sarebbe destinato a stare male per sempre?

Direi proprio di no...

La guarigione, infatti, passa solo ed unicamente attraverso un riequilibrio totale della propria parte fisica, e conseguentemente di quella spirituale.

Ho coniato il termine "cibi puliti=pensieri puliti"; uno non può prescindere dall'altro.

Quindi, se fossi in lei, mi occuperei immediatamente di rafforzare il mio corpo fisico attraverso uno scalaggio graduale del farmaco (consiglio il 10% al mese) e la "conversione" verso un'alimentazione vegana, a ZERO glutine, a bassissimo tenore di bassi, crudista quanto basta.

Tutto questo da farsi con altrettanta moderazione e progressione.

Non ci sono scorciatoie, non ci sono medicine miracolose, non ci sono intrugli magici: stare bene, fisicamente e mentalmente, passa attraverso quelle che sono le basi: alimentazione, esposizione al sole ed esercizio fisico.

Ci sentiamo in privato.

Avanti così

Pietro Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
 
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