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NEVROSI FOBICA, RISPERDAL E ANNI DI INUTILI SOFFERENZE, WWW.PIETROBISANTI.BLOGSPOT.IT

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Pietro Bisanti
view post Posted on 10/9/2015, 08:46




LETTERA

Salve, sono una madre preoccupata per quanto riguarda la salute di mio figlio. Il problema ha inizio 6 anni fa, anni lunghissimi fatti di sofferenza e psicofarmaci, tutto iniziato con attacchi di panico, dopo varie cure, psicoterapia e quanto altro siamo approdati da uno psichiatra psicoterapeutico che ha scalato di molto i farmaci, continua a prendere ancora comunque un antibiotico, rispderdal.

Gli è stata diagnosticata una nevrosi fobica che lo porta ad avere paura di tutto. Ho letto tante cose su questo antibiotico e la mia paura è che abbia danneggiato il cervello. So che non è un medico ma come si fa a capire se quello che penso sia vero? Grazie

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.

Anzitutto devo fare una precisazione, che però mi fa capire quanto lei sia a "digiuno" di che cosa abbia assunto e di che cosa stia assumendo suo figlio.

Il Risperdal è infatti un potente antipsicotico (e non un antibiotico), la cui funzione, agendo sul neurotrasmettitore dopamina, è quella di lobotomizzare il malcapitato di turno, trasformandolo in quello che io chiamo "elettroencefalogramma piatto", senza emozioni, senza né alti né bassi, e quindi, per i dottoroni in camice bianco, formalmente GUARITO.

Poco mi interessa delle diagnosi, in quanto sono solo etichette messe a casaccio con l'arroganza di voler comprendere l'immensa misteriosità della mente umana, quando nemmeno riescono a "curare" un raffreddore.

Poco mi interessa anche del passato, del come e del perché.

Voglio e dobbiamo guardare al futuro.

È normale ora che suo figlio abbia paura di tutto, essendo il suo sistema nervoso un miscuglio di sostanze diverse, con diversi effetti, accumulatisi negli anni.

È come se le dicessero di correre mentre le stanno somministrando un anestetico...

Ora, cosa andrebbe fatto?

Scalaggio lentissimo del Risperdal, di non più del 10% al mese.

Avvicinamento graduale a un'alimentazione vegana, crudista quanto basta, a ZERO glutine, a bassissimo tenore di grassi e con un utilizzo assolutamente sporadico dei cereali senza glutine e dei legumi.

L'alimentazione umana, non mi stancherò mai di ripeterlo, è BASSO proteica, BASSO grassa, e fondata essenzialmente sulla frutta.

Il deviare da questo ha portato inevitabilmente allo sfascio totale della salute dell'Uomo, e basta guardarsi intorno per capirlo, non solo in campo mentale.

Dovrà poi attendere inevitabilmente le cosiddette "crisi da dismissione", che altro non sono che il riaggiustamento del corpo verso una condizione di equilibrio, detta "omeostasi".

Prima si sta male, magari anche molto. Ma è l'inizio per stare bene. Non in maniera fasulla.

E per sempre.

Ci sentiamo in privato

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
 
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