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XANAX, HALDOL DECANOAS E UN FIGLIO ROVINATO PER SEMPRE: BASTA, E' IL MOMENTO DI REAGIRE!A, WWW.PIETROBISANTI.BLOGSPOT.IT

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Pietro Bisanti
view post Posted on 22/4/2014, 07:07




LETTERA

Buonasera,
ho incontrato il Suo blog nel web: ho desiderato subito scriverle, sperando Lei sia una persona seria e non un ciarlatano.
Mio figlio, 25 anni compiuti ieri, qualche anno fa è stato lasciato dalla ragazza per un altro e lì è cominciata la tragedia.
Depressione, ritiro sociale (temperamento da leader, sportivo - pallacanestro - snowboard - pallavolo - corsa - qualsiasi sport, con poco studio otteneva ottimi voti...) e niente più sport, solo in casa con me ed il papà.
Dunque psicologo che consiglia però uno psichiatra che a sua volta lo ricovera con alte dosi di psicofarmaci e lui ritorna a casa con la sua cura di psicofarmaci....che poi sospende perché lo facevano dormire troppo e dunque su e giù con l'umore, lo studio che va a farsi friggere, la relazione col papà che diventa una guerra tra loro di cui io sono la colpevole.
Approdiamo al CPS soprattutto perché voglio che mio figlio entri in una comunità di recupero, non comunità psichiatrica ma di recupero e loro possono aiutarci, ci dicono. Alcuni incontri in comunità ma poi mio figlio dice che non vuole. E vai con gli psicofarmaci che lo stanno facendo balbettare, cosa mai accaduta, lo bloccano fisicamente e lo vediamo, e gli fanno perdere la memoria.
E' il prosieguo della malattia, ci dicono.
Ricovero a dicembre 2013 perché agitato e delira e s'avvicina Natale. Il programma di famiglia prevedeva una settimana a trovare la figlia che vive e lavora all'estero. Non fanno uscire mio figlio dalla psichiatria nonostante le nostre suppliche anzi, quando dichiariamo che siamo disposti a firmare, ci ridono in faccia dicendo che il figlio è maggiorenne e la nostra firma vale come il due di picche a briscola.
Con grande sofferenza, io e mio marito decidiamo di partire comunque anche perché non vedevamo nostra figlia da mesi ed il marito aveva organizzato il proprio lavoro apposta per avere tempo per noi (con grande disagio dei suoi colleghi...).
La vigilia di Natale, mio figlio scappa dal reparto e si rifugia da una zia che non sapeva nulla. Dopo telefonate e suppliche, mio figlio accetta di rientrare in ospedale: gli fanno un TSO e bisogna anche ringraziare che non hanno avvisato il magistrato sennò il tutto finiva nella sua fedina penale.
Mio figlio è uno zombie, piange e si è indurito. E' il decorso della malattia, ci dicono gli psichiatri e chi siamo noi per obiettare?
Gli propongono Leponex e siccome lui rifiuta di provare farmaci nuovi, continuano con Xanax e Haldol decanoas a rilascio lento così è coperto per un mese.
Non ricorda più niente, non riesce più a leggere, non riesce più a concentrarsi. Dov'è finito il mio forte figlio? Ci dicono che la malattia brucia i neuroni cerebrali: la schizofrenia o gli psicofarmaci? Ho forti dubbi...
E siamo ad oggi. L'hanno trovato in stato confusionale a L***** (in questi giorni siamo in ******) e ricoverato in ospedale per questa notte, naturalmente con gocce di Haldol. Domani lo rilasceranno, dicono. Mio marito vorrebbe farlo ricoverare per sempre, psicofarmaci o no non gli interessa perchè non vuole più avere in casa questo figlio malato, e la causa sono io.
Le scrivo e le dico che io credo profondamente che lo stato confusionale di mio figlio sia causato proprio dagli psicofarmaci, non dalla malattia. E lo voglio dire con chiarezza anche se non sono psichiatra, sono una mamma.
Mio figlio non ha mai fatto del male a nessuno. I deliri sono causati dagli psicofarmaci, come scritto nei bugiardini, non dalla malattia come dicono gli psichiatri.
Ma come fare perché ritrovi se stesso e ricominci a vivere? Al CPS vedo pazienti che vengono 'curati' dalla puntura mensile di Haldol decanoas: camminano a fatica, grassi, buoni buoni si sottopongono a tutto tanto la personalità gliel'hanno tolta da tempo...
Dicono che mio figlio è ribelle. Certo, non si piega. Anzi, lo dice proprio: io non sono piegabile.
E' malato perché dice questo o semplicemente è una persona di carattere?
Dunque, come fare? L'alimentazione, Lei dice. Mi dica di più e dove e con chi posso parlare e soprattutto proporre a mio figlio come cura; è molto sfiduciato e preoccupato per la propria situazione anche perché noi genitori non riusciamo ad essere positivi con lui e dargli forza, anzi la sua situazione ha messo fortemente in crisi il matrimonio.
Seveso non è lontano dal nostro paese.
Chiedo scusa della lunghezza, necessaria per spiegare cosa stiamo vivendo.
Le chiedo inoltre una copia del suo libro, mi dica come fare.
Grazie, con speranza
Maria C.


RISPOSTA

Gentilissima sig.ra Maria,
grazie anzitutto per aver voluto condividere la storia di suo figlio.

Sa come mi sento ora? Mi ribolle il sangue nelle vene per dover assistere alla tragedia in diretta dell'ennesimo essere umano stritolato e distrutto da una psichiatria che si sente tronfia come un tacchino, ma che in realtà non cura nessuno, anzi, procura indicibili sofferenze a milioni di esseri umani in tutto il pianeta.

Lei mi chiede se io sia o meno un ciarlatano...

Ecco le mie "referenze": Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri da quasi vent'anni, ricercatore indipendente su tutto quello che riguarda il mondo della salute mentale da quasi 14 anni.

Oltre 350 articoli scritti sul blog, con decine e decine di esperienze personali vere e non inventate ad hoc; materiale, questo, disponibile gratuitamente per tutti.

Talmente tante telefonate da tutta Italia che sono stato "costretto" ad attivare una SIM e un telefono proprio per dare risposta a tutte le grida di aiuto che mi pervengono: tutto questo a costo ZERO.

Centinaia di mail a cui rispondo, di notte e dopo il lavoro, ancora a costo ZERO.

Come dico sempre, non sono un dottore, non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo nulla e ben me ne guardo dal farlo.

Credo nello straordinario potere autoguaritivo del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità, e non ho dubbio alcuno di come gli psicofarmaci siano e rimangano sostanze demoniache, che annientano il corpo e lo spirito di chi le assume.

Ma la soddisfazione migliore, a differenza dei medici, è di non aver mai chiesto una parcella a nessuno: chiunque voglia contribuire a questo lavoro informativo epocale può farlo facendo, solo se lo vuole e lo sente, una donazione al blog, oppure acquistando il libro in uscita.

Per il resto, questo blog e il suo autore continueranno a lavorare nella gratuità più assoluta: nel dolore e nella malattia, non esistono ricchi e poveri.

Veniamo a noi.

La mia risposta è molto semplice: la moderna psichiatria ha distrutto suo figlio, e se va avanti così glielo manderanno al camposanto molto prima di quanto crede.

Una banale depressione post-traumatica è stata trasformata, cronicizzata, incancrenita in uno stato psicotico assolutamente farmaco-indotto.

Pillole su pillole non hanno fatto altro che distruggere il delicato equilibrio biochimico del cervello di suo figlio, che sta praticamente combattendo ora una battaglia contro se stesso.

Sarebbe bastato accogliere il dolore di suo figlio: tutto si sarebbe risolto da sé, ma questi "luminari" non contemplano che l'essere umano possa avere dei sentimenti, e quindi giù di pillole a manetta.

Ora la situazione è sicuramente grave: prescrizioni multiple e in più continuate nel tempo rendono difficile e insidioso lo scalaggio.

Tutto quello che sta avvenendo non è la "malattia" che si evolve: queste sono tutte stronzate che i medici tentano di inculcare ai familiari quando non sanno più cosa dire o fare.

Tutto quello che sta avvenendo è la diretta e inequivocabile tossicità dei veleni che è costretto ad assumere.

Quindi la guarigione è impossibile?

Tutt'altro: il corpo umano ha delle straordinarie capacità di reazione, specialmente in persone giovani come suo figlio.

Piano di battaglia: prendere, ai sensi dell'art. 32 della nostra Costituzione, le redini della salute nelle proprie mani.

Approntare un piano di scalaggio lentissimo e continuativo, eliminando un farmaco per volta (si comincia da quello meno "pesante", in questo caso l'ansiolitico), avvicinandosi senza indugio a un'alimentazione vegana il più crudista possibile.

Per chi ancora pensi che l'alimentazione non c'entri nulla e nulla possa fare per eliminare le cosiddette "malattie mentali", non spendo più né tempo, né fiato: l'equilibrio psicofisico si raggiunge attraverso amore e comprensione, ma anche attraverso digestioni veloci, sangue fluido e la mancanza di putrefazioni a livello intestinale. Intestino e cervello sono e rimangono intimamente collegati.

Prepararsi alle crisi eliminative, che altro non sono che il tentativo estremo del corpo di tornare a uno stato di equilibrio, detto "omeostasi": quindi non farsi spaventare da quelle che sono delle vere e proprie crisi di astinenza, che potranno essere anche infernali, ma passeranno, e quando passeranno si potrà finalmente dire di essere arrivati a una guarigione vera, profonda e soprattutto definitiva.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:

-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.

NOTA BENE:

Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.

Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.

Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.

Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".

Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.

Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.

E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.

E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.

E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.

Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.

Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.

Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.

Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.

E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.

Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).

Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.

Chiunque sia interessato, può scrivere a [email protected] e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.

La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.

Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.

Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.

Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.

Grazie di cuore

Pietro Bisanti


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