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PSICOSI D'ANSIA: QUATTRO ANNI DI PSICOFARMACI, DEVASTANTI EFFETTI COLLATERALI, E ORA IL LEPONEX, WWW.PIETROBISANTI.BLOGSPOT.IT

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Pietro Bisanti
view post Posted on 21/4/2014, 17:09




LETTERA

Gentilissimo dott. Bisanti
navigando in Internet in preda allo sconforto ho per fortuna....individuato il suo interessantissimo blog. Una ventata di aria fresca, uno spiraglio di luce.
Da ormai quattro anni sono costretta ad assumere psicofarmaci poiché all'inizio del 2010 mi fu diagnosticata una "psicosi d'ansia" non altrimenti definita...
Tutte le medicine che via via mi sono state somministrate hanno prodotto devastanti effetti collaterali. Ora per mantenere un peso normale ed accettabile sono costretta di fatto a digiunare...se mi mettessi a nutrirmi normalmente mi gonfierei come un pallone...
Attualmente sono obbligata a prendere la clozapina (leponex). Dopo un primo periodo di "assestamento" devo riconoscere che ora il mio corpo si è per così dire assuefatto e subisce meno l'impatto del medicinale...Questo, però, non mi consola. Vorrei liberarmi dalla mia schiavitù ma non so a chi rivolgermi perché sono i miei famigliari a costringermi. Che fare? Non voglio rimanere intrappolata a vita in questo sistema ma non saprei proprio come uscirne...
A breve le racconterò meglio la mia storia. Forse potrebbe aiutarmi...
Grazie infinite, a presto

Veronica


RISPOSTA

Buongiorno sig.ra Veronica,
e grazie della sua mail e di aver voluto condividere la sua storia.

Piccola premessa: non sono un dottore, tanto meno in medicina.
Non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo alcunché e ben me ne guardo dal farlo, seguendo io stesso i principi millenari dell'igienismo naturale.

Aborro quindi qualunque soppressione spasmodica della sintomatologia, essendo essa stessa un segnale del corpo da ascoltare, e sono un immenso sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Grazie per i complimenti: senza falsa modestia posso dire che questo blog è diventato in poco più di tre anni il punto di riferimento per ciò che riguarda l'alimentazione vegana e l'igienismo naturale visti in un contesto di "malattia mentale".

Tra virgolette, sì, poiché la malattia mentale non esiste. Esiste una sintomatologia psichiatrica che va ascoltata, capita e "curata" non a suon di molecole chimiche poco diverse dalle illegali droghe da strada, ma scandagliando le possibili cause organiche/ambientali/psicologiche.

"Cibi puliti-pensieri puliti": questo è il binomio da me coniato e che ritengo sia l'unico modo per evitare di impasticcarsi per anni, con conseguenze devastanti per il corpo e l'anima.

D'altronde, sorge spontaneo chiedersi come l'Uomo sia riuscito a "sopravvivere" per milioni di anni senza psicofarmaci. Negli ultimi 60 anni sembra invece che senza antidepressivi nessuno riesca ad avere un normale tono dell'umore.

Veniamo a noi...

Diagnosi: "psicosi d'ansia"...

La domanda che mi sorge spontanea è: "Ma che diavolo è la 'psicosi d'ansia'"?

Un'altra etichetta che significa tutto e niente. La solita giustificazione formale per inchiodare il malcapitato di turno a una terapia farmacologica devastante, destinata solitamente a protrarsi per tutta la vita.

Mi lasci indovinare cosa le avranno prescritto in questi anni...

Antipsicotici atipici, come il famigerato Zyprexa, che da solo ha causato più morte e distruzione che le due guerre mondiali messe insieme.

Antidepressivi SSRI, che la stessa Food and Drug Administration è stata obbligata a catalogare quali farmaci che possono "provocare ideazioni suicidiarie".

Il suo psichiatria, in buona o cattiva fede non sta a me dirlo, ha giocato con il suo cervello e con il suo corpo, rendendola grassa come una balena e con chissà quali altri problemi di tipo fisico.

Oltretutto una "cura" dovrebbe "curare", mentre gli psicofarmaci agiscono come meri soppressori dei sintomi, che una volta tolti riportano il malcapitato di turno in un vortice ancora peggiore.

E ora, per non farci mancare nulla, una bella dose di Leponex, il cui principio attivo - la clozapina - è utilizzata nei pazienti schizofrenici che non "tollerano" i normali antipsicotici.

E mi viene spontanea la domanda: "Chi mai può tollerare un veleno, una molecola di sintesi che ha l'ardire di poter cambiare le milioni di sinapsi neuronali che avvengono in un organo così misterioso come il cervello umano?"

Cara signora Veronica, se non si salva lei stessa, nessuno verrà a salvarla.

Il fatto positivo è che lei stessa ha finalmente capito in che tunnel senza uscita si sia messa, e ha deciso di prendere nelle proprie mani le redini della sua salute, senza delegarla a nessuno.

Quindi, si faccia un'immersione totalmente gratuita negli oltre 350 articoli disponibili su questo blog: anni di lavoro messi a disposizione di tutti senza chiedere un centesimo in cambio.

Prenoti il mio libro "Assassini in pillole: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere", non per arricchire il sottoscritto, che ai soldi da un valore nullo, ma per far vedere ai suoi familiari che la pazza non è lei a voler dismettere gli psicofarmaci. E che finalmente capiscano, sentendolo dire da qualcun'altro, quale porcheria siano gli psicofarmaci tutti.

Ora, riguardo allo scalaggio degli psicofarmaci.

Ridurre o arrivare ad eliminare gli psicofarmaci dalla propria vita può essere un'esperienza infernale, per usare un eufemismo.

Questo è particolarmente vero per chi li ha assunti per molti anni e in prescrizioni multiple.

Una battaglia "contro" il proprio corpo, che si disintossica per ritornare e ritrovare l'equilibrio che gli psicofarmaci gli hanno tolto.

Le crisi da dismissione possono quindi essere tremende: vampate, scosse per tutto il corpo, ansia a mille, dolori muscolari, depressioni fortissime.

Questo è il prezzo da pagare per disfarsi una volta e per tutte di molecole così demoniache.

E tutto questo dovrebbe essere fatto con l'aiuto di un medico coscienzioso, anche se nella realtà devo ancora incontrarne uno che dismetta al posto di aggiungere un'ulteriore prescrizione.

Quindi, l'unica cosa che può fare è crederci, circondarsi di un ambiente familiare amorevole e protettivo, sapendo che tutti i sintomi che appariranno non sono la "riemersione della malattia", bensì il disperato tentativo del corpo di eliminare i veleni assunti e tornare a uno stato di equilibrio in assenza di quelle che sono delle vere e proprie droghe.

Di pari passo, andrà stravolta l'alimentazione, passando a quella vegana, il più crudista possibile, con prevalenza di centrifugati di verdura per inondare il corpo di vitamine e minerali a costo digestivo zero.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.

NOTA BENE:

Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.

Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.

Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.

Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".

Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.

Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.

E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.

E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.

E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.

Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.

Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.

Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.

Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.

E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.

Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).

Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.

Chiunque sia interessato, può scrivere a [email protected] e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.

La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.

Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.

Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.

Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.

Grazie di cuore

Pietro Bisanti


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