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a chi rivolgersi per scalare e smettere gli psicofarmaci?, Chiedo info su quali medici possono aiutare che vuole smettere gli psicofarmaci

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marì
view post Posted on 18/4/2014, 21:51




Buonasera,
dato che la psichiatria non lo può/vuole fare, chiedo a quali medici ci si dve rivolgere per scalare e smettere di assumere psicofarmaci in maniera corretta.
Mio figlio quando ci prova da solo, non sta bene, è insonne ed agitato.
Se qualcuno può darmi indicazioni. Abito in provincia di Milano-nord.
Grazie
marì
 
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Pietro Bisanti
view post Posted on 20/4/2014, 20:34




Buonasera Mari.
Non sono un medico ma mi piacerebbe sapere che farmaci assume suo figlio, da quanto tempo e che sintomi ha quando tenta di scalarli.

Grazie
Pietro
 
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marì
view post Posted on 24/4/2014, 21:05




Buonasera,
dal 1° ricovero - luglio 2012 - mio figlio è curato con Ziprexa 10 mg/giorno poi ridotto a 5. mg/giorno; ad ogni nuovo ricovero poi han provato altri farmaci ma ora non ho con me i documenti con i nomi scritti e glieli invierò appena possibile.
Col tempo, ha iniziato a balbettare: la psichiatra sosteneva che fosse la timidezza...ora che non lo prende più, non balbetta più.
Cmq la 'cura' era Ziprexa + Xanax oppure EN. Un'ameba dormiente praticamente.
Dopo l'ultimo ricovero di cui le ho già scritto - dicembre 2013 - ed il suo rifiuto di provare Leponex, è stata stabilita la cura con Haldol decanoas, una fiala al mese; da gennaio ne ha già fatte 4 (anche più di una al mese, perché era agitato).
Siccome si è rifiutato di andare al CPS per la puntura di marzo, gli operatori hanno scritto invitandolo ad andare e proseguire la cura poiché in caso contrario avrebbero potuto anche farlo ricoverare a forza....
Lui ha deciso che basta col CPS, psicofarmaci e tutto il resto.
E' difficile per lui stare bene, poiché non dorme e poi è su di giri ed i suoi pensieri sono sconnessi. Questa è la conseguenza peggiore, ma io credo che la causa di questo sia proprio aver smesso improvvisamente e non a scalare gli psicofarmaci. Invece lo psichiatra dice che avrebbe bisogno di una dose maggiore per stare bene. Certo, spegniamo definitivamente il ragazzo, almeno stiamo tutti bene.
Mi permetta di fare una considerazione: come è possibile curare una malattia che non ha nessuna base fisicamente verificabile? Che non è rilevabile con nessun esame, né che dipenda da una modificazione genetica?
Tempo fa, ho fatto ricerche nel web ed ho scoperto che esiste un protocollo mondiale ideato dai soliti esperti, utile a determinare se la persona è ammalata e dunque curabile con farmaci. Nel 2012 o 2013, ora non ricordo bene, il suddetto protocollo è stato ulteriormente irrigidito con l'ovvia conseguenza di aumento di ammalati ed aumento della ricchezza delle aziende farmaceutiche.
Sono certa che mio figlio sia intossicato da tutti i veleni che gli hanno fatto ingurgitare, e che dovrebbe prima di tutto disintossicarsi ma come fare visto che non ha più nessuna fiducia in medici, psicologi, psichiatri e via dicendo? Forse un buon omeopata può aiutarlo con una dieta come quella che anche lei consiglia?
La ringrazio per il suo impegno.
marì
 
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Pietro Bisanti
view post Posted on 28/4/2014, 11:29




Gent.ma Maria,
i farmaci fanno balbettare suo figlio e gli psichiatri dicono che sia timido...ma in che mani mettiamo la salute mentale dei nostri figli?
Solo profitti e mancanza di amore, questo è la psichiatria moderna.

Non serve essere un medico per capire come suo figlio sia pieno di veleni e fa bene a non avere più alcuna fiducia nell'establishment medico, che lo ha e lo sta trattando come una cavia.

"Cibi puliti-pensieri puliti": nessuna pillola guarirà mai nessuno da nessun disturbo mentale. È il corpo che attraverso una alimentazione impeccabile e circondato d'amore guarisce se stesso.

Forza e coraggio, attendo un suo contatto
 
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Giletta
view post Posted on 17/6/2014, 16:31




Mi permetto di porgervi questo aiuto, che sto usando con successo.
E' il frutto dell'esperienza di un centro degli Stati Uniti per vittime della psichiatria e io lo sto usando con successo.
Il primo farmaco -il tegretol- l'ho tolto di mia iniziativa, dopo un anno l'ho detto al mio medico- un raro psichiatra onesto e intelligente- che dapprima è rimasto trasecolato ma poi, dovendo ammettere che stavo bene, mi ha appoggiato e mi ha seguito nella dismissione del secondo- il terribile serenase- e ora sono arrivata ormai il prino Luglio a sole tre gocce prima di dormire e sono prudente, persino più di lui e di questo metodo, perchè sento che questa dose minima mi dà unasorta di sicurezza, dopo anni di dosi alte e sofferenze. Sarà certo anche una sorta di dipendenza psicolocica..
Ecco comunqe quest'ottimo metodo.

Dismissione
linee guida generali per la dismissione da psicofarmaci:



Iniziate con una riduzione del 5-10%. Se assumete più di un farmaco, riducete un solo farmaco alla volta. Verificate con qualcuno informato su questi farmaci per decidere quale farmaco scendere per primo. La maggior parte delle persone troveranno che il 5% si adatta a loro. L'obiettivo è quello di non soffrire durante la dismissione.



Parte più importante - NON GUARDATE IL CALENDARIO!Non contate quanti giorni sono passati, ascoltate invece il vostro corpo. Il vostro obiettivo è quello di sentirvi meglio rispetto a prima della riduzione. Fino a quando si può dire che sarà il momento per un'altra riduzione. Non sbaglierete facendo in questo modo invece che scalare troppo.


Così, chiedetevi: "Mi sento bene come o meglio di quanto mi sentivo prima di iniziare questa riduzione particolare?"


Se sì, allora andare avanti e fare un'altra riduzione, altrimenti, è necessario attendere più a lungo. Non importa se è sono 10 giorni o 4 settimane. Fino a quando non sarete in crisi, si sta facendo benissimo. Se sarete in crisi, la vostra riduzione è stata troppo grande.


Non importa se la vostro riduzione è stata del 5%. Il vostro corpo vi sta dicendo che era troppo se non state bene. Un esempio di come questo avviene è con il farmaco Risperdal. La maggior parte delle persone che assumono questo farmaco è in grado di tollerare solo piccole riduzioni del 2-3%.


Basta ricordarlo, il vostro corpo non vi mentirà.


Se vi sentite poco bene la riduzione è stata troppo grande. Non ci si dovrebbe mai sentire come 'guasti'. Sentirete qualcosa, ma questo dovrebbe essere un miglioramento già dopo 4-5 giorni.


Vi imbatterete in persone che vi diranno che si "deve" andare avanti anche quando si è ancora in astinenza dalla riduzione precedente. Questo è in assoluto la cosa sbagliata da fare. Non ascoltateli, non ha importanza quello che dicono. E 'il consiglio di persone che hanno colpito un muro di mattoni per aiutare le persone. E 'il consiglio di coloro che si sentono senza speranza. Non vi è alcuna giustificazione per continuare a fare qualcosa che il tuo corpo non è pronto a fare. Il medico vi ha mai detto di abbandonare le stampelle se la gamba rotta non era guarita? Naturalmente no! La saggezza vale anche qui.


Se dovete scalare un solo farmaco, si dovrebbe avere una dismissione relativamente semplice. Ma se ne prendete più di uno da diversi anni, sarebbe meglio avere un piano di recupero e ritiro personalizzato. Potrete incontrare molte difficoltà che possono essere esplorate con alcune indicazioni. Questo vi farà risparmiare problemi lungo la strada.


Idealmente, la gente veniva qui prima di iniziare questi farmaci e riuscimmo a evitare che li prendessero. Ma questo è raro. Quasi quanto quelli che vengono qui prima di iniziare il ritiro.Ma la maggior parte delle volte si vedono persone che hanno provato ripetutamente a scendere un certo numero di farmaci e non possono; sono molto malati, gli è stato detto.E 'più difficile aiutare le persone che sono già state battute dalle loro esperienze. Ma so che la maggior parte della gente qui sarebbe d'accordo con me che è meglio avere la vostra situazione sotto controllo e delle raccomandazioni da seguire.Anche se non c'è la bacchetta magica per riparare al danno fatto, alcune cose possono essere attenuate e rendere la vostra esperienza migliore di quello che sarebbe stata altrimenti.


La dieta è un fattore enorme nella dismissione e il recupero. Dovrete fare una dieta pulita di tutto, alimenti freschi (se non sapete di cosa si tratta si prega di chiedere) privi di zucchero, caffeina e sostanze chimiche. Oggi è più facile mangiare biologico, ovvero quello che è stata per lungo tempo l anostra alimentazione in passato.. Ci sono molte aziende agricole locali più in più luoghi, la maggioranza dei quali sono biologiche. Ci sono anche numerosi mercati degli agricoltori '. I prezzi praticati, sono migliori di quelli dei supermercati. Se non mangiate bene, sarrete limitati nella vostra guarigione.


Il miglior consiglio che posso dare è di non agire mai per disperazione, in base alle vostre emozioni. Sarà peggio ogni volta.


Chaterine gestisce un forum di circa 1300 persone e si occupa di recupero.
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Lux91
view post Posted on 10/8/2014, 21:30




Ciao a tutti,
non mi dilungo nelle presentazioni lo farò in un secondo momento.
Vi chiedo un aiuto.
Sto prendendo 75 mg di Fluvoxamina EG e vorrei chiedervi il metodo più veloce per scalarli completamente. Non mi interessa se c'è da soffrire o altro, ormai so cosa vuol dire essere all'inferno sia a livello mentale che fisico, per fortuna almeno quello non mi spaventa.
Vorrei invece essere attento a non creare complicanze nel mio organismo eccessive, perchè da quanto ho capito il curatore del blog è del mio stesso parere, cioè crede che gli psicofarmaci siano inutili e dannosissimi e crede nelle immense proprietà curative e rigenerative del corpo umano.

Ero arrivato fino a 300 mg di questo farmaco unito a gocce di En e Depakin ora non ricordo il dosaggio, comunque ho smesso tutto di mia iniziativa. Ora mi rimangono questi maledetti 75 mg da scalare.

Non sono mai stato seguito da uno psichiatra nello scalare i farmaci; ho seguito una "regola" che mi aveva detto uno psicoterapeuta comportamentale, ossia (relativo a questo farmaco) di scalare 25 mg ogni mese; vorrei chiedervi se c'è una via più veloce o è già abbastanza veloce questa procedura, perchè voglio togliermi questo VELENO dal mio corpo il prima possibile.

Ho iniziato da un paio di settimane a seguire una dieta vegetariana tendente al crudista, ossia mangio solo uova per le proteine, mangio tanta verdura fresca e bevo molti succhi di frutta e verdura fresca. Purtroppo non ho ancora tutte le conoscenze su di una alimentazione corretta e salutare perchè c'è tanta di quella DISINFORMAZIONE che fa spavento.

Non si sa più a chi credere e devi diventare tu un esperto di chimica, biochimica e anatomia per poter capire cosa devi mangiare. Mi piacerebbe anche qualche consiglio in questo.

Grazie a tutti

Alessio
 
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Giletta
view post Posted on 11/8/2014, 07:40




Bene, leggi quanto ho pubblicato sopra.
Buone cose!
Gabriella
 
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Pietro Bisanti
view post Posted on 11/8/2014, 11:22




RISPOSTA

Buongiorno sig. Alessio,
e grazie di aver deciso di condividere la sua esperienza.

Il primo passo è stato fatto, e cioè capire che tutto ciò che il suo psichiatra le ha detto sulle cosiddette "malattie mentali" e sugli psicofarmaci sono in realtà delle enormi balle.

Il secondo passo è stato fatto, e cioè capire quanto gli psicofarmaci siano semplicemente un veleno, un intruglio chimico che mai e poi mai potrà interagire con la complessità del cervello e dell'animo umani.

Trovare qualcuno in Italia che possa seguirla con amore, dedizione e competenza nello scalaggio degli psicofarmaci è una chimera, e quindi ognuno di noi, in questi casi, può e deve prendere la propria salute nelle proprie mani, come lei ha fatto e sta facendo.

Lo scalaggio degli psicofarmaci è un tema attuale, scottante, interpretabile, con una marea di diverse sfaccettature.

Bisogna tenere in considerazione quanti farmaci si prendono (e quanti se ne hanno presi), per quanto tempo, in che dose.

Ho personalmente visto e "seguito" (nel limite del mio essere un non-medico) persone che sono riuscite ad eliminare immediatamente e senza scalaggio farmaci forti come gli antipsicotici atipici, poiché li stavano assumendo da un breve periodo di tempo (e per breve intendo poche settimane).

Nel caso invece di prescrizioni multiple e/o assunzioni prolungate nel tempo, uno scalaggio lento e graduale si rende assolutamente necessario, anche se non è assolutamente una garanzia di non sofferenza.

Ho anche personalmente visto persone scalare senza troppe difficoltà psicofarmaci assunti da anni, per poi, a distanza di uno o due anni, ripiombare in stati depressivi o psicotici profondi.

Bisogna infatti capire quanto profondamente gli psicofarmaci riescano ad alterare la biochimica cerebrale, e tornare quindi ad uno stato di quiete è per il corpo uno sforzo immane.

Tutti i sintomi che arrivano durante lo scalaggio sono e rimangono quindi lo sforzo eliminativo che il corpo pone in essere per raggiungere nuovamente un equilibrio, detto "omeostasi".

Non è, come dicono gli psichiatri, il "riaffioramento della malattia".

Tutte balle, e anche cosmiche.

Quando per anni si desautora il corpo dal produrre da sé i neurotrasmettitori di cui ha bisogno, è assolutamente normale che prima di tornare a un equilibrio il corpo stesso debba riassestarsi, e lo fa attraverso le cosiddette crisi da dismissione.

L'arma vincente è quindi modificare profondamente le proprie abitudini alimentari, in modo da non appesantire il proprio corpo, già impegnato in questa delicata fase.

Quindi, senza perdermi troppo in parole, questo è quello che farei.

Se si prendono psicofarmaci da meno di due-tre mesi, eliminazione totale di tutto, senza scalaggio (si può provare con attenzione anche nel caso di prescrizioni multiple).

Sopportare con le unghie e con i denti le crisi eliminative, che saranno forti ma non così durature nel tempo.

Se si prendono psicofarmaci da molto tempo invece (molti mesi o anni), si può scalare in diversi modi.

Consiglio una riduzione graduale, dell'ordine del dieci per cento al mese, arrivando quindi ad eliminare il tutto nel periodo di dieci mesi circa.

Consiglio sempre di cominciare ad eliminare il farmaco "meno potente": quindi se si prendono un antidepressivo e un ansiolitico, si comincerà con quest'ultimo, considerati gli effetti anche calmanti che l'antidepressivo stesso ha.

Prepararsi a soffrire.

Molto spesso lo scalaggio va avanti tranquillamente, e si comincia ad accusare i sintomi da dismissione quando si abbandona l'ultima piccola dose, oppure a distanza di mesi dopo aver definitivamente eliminato tutto.

Il corpo è una variabile diversa in ognuno di noi.

Porre molta attenzione ai pensieri suicidiari e/od omicidiari che possono sorgere durante lo scalaggio, soprattutto degli antidepressivi SSRI-SNRI.

È indispensabile il supporto del proprio nucleo familiare o di una o più persone fidate. Sconsiglio sempre, sempre e sempre di rimanere da soli durante questa delicatissima situazione.

Questi pensieri possono arrivare all'improvviso, e bastano cinque minuti per impiccarsi.

Quindi, mai lasciare da solo un vostro caro quando sta scalando, a costo di doverlo sorvegliare 24 ore su 24.

Attenzione particolare anche ai periodi di troppa calma: mi fa meno paura una persona che soffre la dismissione, piuttosto che una che dice di sentirsi fin troppo tranquilla. I suicidi da antidepressivi avvengono infatti più spesso che non nei periodi di maggiore, finta tranquillità.

Evitate il pronto soccorso come la peste in caso di crisi: qualunque medico vi rimprovererà, dicendo che avete bisogno dei farmaci a vita, come l'insulina. La crisi passerà. Passa sempre. Piuttosto chiudetevi in bagno, ma non permettete a nessuno di imbottirvi nuovamente e rovinare l'enorme lavoro che il vostro corpo stava facendo.

Ora. Che cosa si mangia?

L'alimentazione è il fulcro fondamentale per prevenire, lenire, e spazzare i disturbi mentali che affliggono il nostro secolo.

Non ho dubbio alcuno riguardo al fatto che l'uomo, così per come è fatto, sia una scimmia, e come tale la sua alimentazione debba essere fondamentalmente fruttariana.

Ma non mi sono mai considerato un estremista.

Moltissime persone riescono a vivere felicemente mangiando solo frutta e verdura crude (e così noi tutti dovremmo mangiare).

Ma l'imprinting avuto fin da bambini e il contesto in cui viviamo possono portarci verso dei piccoli compromessi, assolutamente tollerabili.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.


Bisogna però stare attenti.

Scalare un farmaco già di per sé scatena una crisi eliminativa. Se a questo associamo un ulteriore, drastico cambiamento allo stile di vita alimentare, possiamo rischiare di innescare un meccanismo disintossicativo a volte insostenibile per chi lo deve affrontare.

Io stesso, nel passaggio da un'alimentazione onnivora a una vegana quasi crudista, sono stato vittima di una crisi eliminativa terrificante. Leggete qui.

Quindi, diventa necessario usare la testa al 100%.

La prima cosa da fare è quindi eliminare tutto quello che è innaturale: caffè, sigarette, alcolici, zuccheri artificiali, cibi conservanti, coloranti, additivi alimentari (e questo va fatto instantaneamente).

Secondo passo (e anche questo può essere fatto istantaneamente) è bandire ora e per sempre glutine e latticini, le due proteine più pericolose per la propria salute mentale.

Terzo passo è la riduzione delle proteine animali (per poi eliminarle, ma questo dipende da decisioni personali).

Aumentare quindi esponenzialmente la quantità di frutta, che andrà assunta, rigorosamente, lontano dai pasti, con spremute al risveglio.

Si possono assumere, senza esagerare, cereali senza glutine e legumi (per poi eliminarli completamente, se vedrete che non vi faranno stare bene nemmeno a piccole dosi dopo lo scalaggio).

Durante i pasti principali, cominciare con tantissima verdura cruda, per poi passare a un secondo piatto di verdura cotta, tuberi amidacei come la zucca o le patate, oppure cereali senza glutine o legumi.

Toglietevi dalla testa di passare a un crudismo al 100% durante lo scalaggio dei farmaci.

Se uno ci vuole arrivare, ci arriverà di sicuro, ma bisogna stare molto attenti a non scatenare crisi eliminative non sopportabili.

Osservarsi, ascoltarsi e comprendere i segnali che ci manda il nostro corpo: questo è l'unico percorso, ribadendo che medico non sono e ben me ne guardo dall'esserlo, per riappropriarsi del proprio cervello e della propria salute.

Basilare, ci tengo a dirlo, è mantenere una quantità di grassi (anche vegetali) che stia intorno al 10% del totale delle calorie assunte. Pochissimo olio quindi, anche spremuto a freddo.

Questo per un semplice motivo: ogni alimento che ingeriamo viene trasformato in glucosio.

Il nostro carburante, per arrivare alle cellule, ha bisogno dell'insulina, che a sua volta, non può esplicare la propria funzione in un sangue grasso.

Questo comporta sbalzi glicemici e mancanza di nutrimento alle cellule, proprio nel momento in cui ne hanno bisogno di più.

Tutto ciò che vi dico è semplicemente il risultato, condensato, di 14 anni di ricerca indipendente nel mondo dell'alimentazione della salute, soprattutto quella mentale.

Chiunque avesse bisogno, non esiti a contattarmi.

Forza e coraggio Alessio. Ne uscirà alla grande.

NOTA BENE:

Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.

Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.

Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.

Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".

Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.

Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.

E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.

E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.

E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.

Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.

Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.

Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.

Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.

E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.

Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).

Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.

Chiunque sia interessato, può scrivere a [email protected] e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.

La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.

Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.

Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.

Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.

Grazie di cuore

Pietro Bisanti


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123emy
view post Posted on 17/8/2014, 09:48




Gentile forum,mio figlio prende neurolettici a sua insaputa da ben 6 anni! Spaventato dagli effetti collaterali e visto che non sortivano nessun beneficio ho deciso di togliere tutto scalando lentamente il farmaco. in 2 anni sono sceso da 4mg a 1 mg di risperdal. L'ultimo mg è stato tolto quando il ragazzo (23 anni)ha deciso di digiunare per ben 10 giorni!!
Oggi dopo 2 mesi che non assume + tali sostanze dice che ha torture indicibili e per compensare deve mangiare in continuazione! Mangia in meniera incontrollata di tutto: Pesce ,uova farinacei .pizze in quantita abnorme!! sONO PREOCUPATO anche perchè non è ragionevole e vuole cibi compati che lo sfamino! So bene che in questa fase ci vorrebbe una dieta di solo frutta e verdura ma lui non vuol sentire ragioni!! Che fare? Ovviamente il ragazzo non sa che tali torture sono dovute al fatto che non sta prendendo + il neurolettico!

Edited by 123emy - 17/8/2014, 18:22
 
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Pietro Bisanti
view post Posted on 17/8/2014, 17:13




Buongiorno 123emy (e al padre che sta dietro a questo pseudonimo),
e grazie di aver scritto nel forum.

Veniamo a noi.

Come dico sempre, non sono un medico, non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo alcunché e ben me ne guardo dal farlo; sono un autentico sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Devo anzitutto dirle che somministrare un antipsicotico a un ragazzo per ben sei anni senza che egli stesso lo sappia mi lascia decisamente perplesso.

Mi viene da immaginare che la situazione fosse talmente grave da rendere il ragazzo quasi incapace di intendere e di volere.

Anche lei, come milioni di persone nel mondo, si è accorto finalmente di come gli psicofarmaci siano delle pozioni demoniache, che distruggono totalmente l'anima e il corpo dell'essere umano che li assume.

Ora però ha bisogno di capire alcuni concetti che nessuno psichiatra le dirà mai.

Gli antipsicotici sono noti da sempre per causare un aumento abnorme dell'appetito e del peso (e il peso aumenta comunque, anche se si mangia pochissimo, avendo, queste sostanze, un impatto drammatico sul funzionamento dell'insulina e sul metabolismo tutto) e per costringere chi li assume ad abbuffarsi, solitamente di carboidrati da cereali, in quantità industriali.

Questo accade quando li si assume, ma accade anche e soprattutto quando li si dismette.

Ora, che cosa sta accadendo nel corpo di suo figlio?

Il corpo di suo figlio, dopo anni di un farmaco che lo ha costretto a cambiare la propria biochimica interna, sta lavorando come se il farmaco fosse tuttora nel corpo, ma in assenza di questo!

Il corpo infatti aveva comunque cercato un "equilibrio" in presenza del farmaco, seppur anormale e contro natura.

Questo può portare, ancora per molti mesi (il periodo è in relazione alla capacità di reazione, allo stile alimentare che si imposta e alla durata e quantità dei farmaci assunti) a manifestare questi ed altri effetti, che altro non sono che effetti da dismissione.

Tutto quello che sta accadendo non è altro che lo sforzo immane del corpo per tornare a un equilibrio.

Ora, il suo compito è cercare di tamponare più che può questa situazione, evitando di acquistare e di lasciare alla sua portata tutto il cibo spazzatura che ha nominato, impostando un'alimentazione che permetta di accelerare questa fase di disintossicazione.

Se riuscirà a fornirmi maggiori notizie (perché suo figlio ha preso il farmaco, ulteriori problemi di salute etc...) potrò essere ancora più chiaro.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.

NOTA BENE:

Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.

Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.

Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.

Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".

Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.

Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.

E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.

E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.

E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.

Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.

Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.

Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.

Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.

E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.

Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).

Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.

Chiunque sia interessato, può scrivere a [email protected] e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.

La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.

Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.

Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.

Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.

Grazie di cuore

Pietro Bisanti


Per tutti: si può fare una donazione al blog mediante l'apposita funzione nella colonna a destra, oppure scrivendo a [email protected]. Grazie a chi vorrà contribuire a questo enorme e innovativo lavoro informativo.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

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ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.



Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
 
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9 replies since 18/4/2014, 21:51   8699 views
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